“UN PARCHEGGIO DEL COMUNE E’ OFF LIMIT” CHIUSURA NON CONSENTITA FATTA DALLA REGIONE

LE SBARRE PER LA GESTIONE IN CASO DI CATASTROFI, L’USO ATTUALE SAREBBE ILLEGITTIMO.

Iparcheggi comunali sono in gran parte a pagamento, pur se molti inutilizzati, in aggiunta c’è chi li rende inaccessibili se non si ha il pass. E’ il caso di quello adiacente il palazzo del Consiglio Regionale della Basilicata. Invece quello pubblico dell’ospedale San Carlo, se non paghi ai privati non accedi. E per quest’ultimo parcheggio la Procura indaga in seguito a un esposto. A marzo 2019 si è discusso di una delibera della giunta regionale di Basilicata, approvata il 19 ottobre 2018, sulla riorganizzazione dei parcheggi di pertinenza degli uffici regionali di Via Verrastro. Sarebbe dovuta entrare in vigore il primo dicembre. Ma poi un articolo di Lucaniaoggi (leggi qui) sollevò il tema e tutto si è fermato fino a settembre dell’anno passato. Sono state delineate le aree e le modalità di accesso in base ai ruoli. Sono stati individuati spazi per i politici, i dipendenti e gli assimilabili e le modalità per i dipendenti regionali per poter chiedere la scheda che ne consente l’accesso. I parcheggi di quell’area pubblica sono stati tutti contrassegnati con delle sigle alfanumeriche. Sembrava si trattasse di un malinteso, dato che sono comunali e “dotazione standard” dell’intero quartiere, come è sancito nel regolamento urbanistico. Per la posa in opera della sbarra e il rifacimento della segnaletica a terra, il comune di Potenza ha concesso l’autorizzazione richiesta dalla regione Basilicata; Questa riguarda la sola gestione di quello spazio che, solo in caso di calamità, sarebbe un punto di raccolta dei dipendenti regionali. Comunque già individuato e segnalato in una zona non delimitata da parcheggi. Le domande che sorsero sono diverse; perché solo oggi, dopo oltre vent’anni dall’apertura di quel parcheggio la regione ha chiesto l’autorizzazione per la gestione di quell’area in caso di calamità? Dal comune

Auto in attesa dell’apertura della sbarra

si sono ben guardati dal cambiare la destinazione d’uso del parcheggio, che è, e resta, come è stato precisato nella convenzione fra comune e regione, “comunale di uso pubblico”. Rimaneva solo il dubbio del perché autorizzare una sbarra che dovrebbe servire, forse, se non dovesse diventare addirittura un ostacolo, quando ci sono calamità che fortunatamente capitano a distanza di moltissimi anni. E’ davvero necessaria la sbarra? Ci si domandava; E’ un caso unico, a quanto pare. Ed è ovvio immaginare che nei casi di calamità ci sarebbe la presenza delle forse dell’ordine e della protezione civile a regolamentare gli accessi, come capita anche durante le diverse manifestazioni davanti la sede regionale. C’è chi immaginava che si trattasse di un atto che potesse rappresentare il secondo, il primo è stato la convenzione prima citata, per “privatizzare” quel parcheggio a uso dei soli dipendenti, collaboratori della regione e del consiglio regionale. In effetti aveva ragione a “malignare”: oggi è così. Vi può accedere soltanto chi è dotato di badge regionale. Della cosa se ne occupò anche il Difensore Civico che scrisse al responsabile del procedimento, ma a oggi, dopo oltre un anno, dice di non aver ancora ricevuto alcuna risposta ufficiale. L’avvocato Antonia Fiordelisi aveva evidenziato la necessità di controllare che fosse tutto in regola a tutela dei residenti e utenti degli uffici regionali. La mancata risposta all’organo di difesa civica eletto dallo stesso Consiglio regionale, sembra la prima conferma che non tutto sia in regola. E’ ormai chiaro che l’ennesimo privilegio “non regolamentare” di chi ha la “fortuna” di lavorare per la Regione Basilicata è servito. In tutto ciò i consiglieri dei 5Stelle che a parole hanno sempre detto di essere contro i privilegi e gli abusi tacciono, pur se anche loro devono usare il pass per passare.