APERITIVO E DOPO CENA COL “CORONA”

Una notizia che conferma i dubbi

L’ESTATE E’ INIZIATA E GLI ORMONI BALLANO MA…
Sembra che sia tutto passato. Che il virus che ha provocato tanti decessi e tanta paura ormai sia svanito nel nulla, un lontano ricordo. Probabilmente è l’istinto della sopravvivenza psicologica a provocare questa reazione. Soprattutto per i ragazzi che a primavera sbocciano e viverla chiusi in casa o tenendo le distanze non è semplice. Ma a far notare che le briglie sciolte, così come sta avvenendo, potrebbero creare molti danni, sono soprattutto i medici e gli anziani; quest’ultimi le prime vittime di un contagio indotto. Chi mastica un po la materia sa bene che la comunicazione della “Basilicata Covid free” è una forzatura che può indurre ad atteggiamenti fuori dalla realtà. Sa bene che anche che se i tamponi risultano negativi per la quasi totalità, dato che fa ben sperare, non significa che non vi siano contagiati senza nessun segnale clinico. Le scene di questi giorni, per esempio a Potenza, in centro o nelle piazze di ritrovo, come la Don Bosco, dove si vedono ragazzi senza mascherina pur se molto vicini, che si passano le bottiglie delle bevande e delle birre, deve destare allarme. Perché potrebbero essere i portatori di contagio presso le loro famiglie e far colpire dal virus, che è bene ricordare è ancora fra la gente, i più deboli: gli anziani e i malati in particolare. Pur se c’è chi sostiene che il virus sia meno aggressivo, comunque la prudenza non deve mancare, perchè sono solo studi senza le dovute conferme e sappiamo  quante distorte e fuorvianti comunicazioni sono state lanciate dall’inizio della pandemia. Come stanno mancando i controlli delle autorità predisposte. Pare che anche loro abbiano mollato gli ormeggi e si stiano dedicando all’accensione di ceri a volontà. E si sa: non è questo il metodo scientifico e giuridico per tenere sotto controllo una delicata situazione come quella che stanno vivendo le città e il mondo. E’ necessario che si riprenda in mano la situazione e che i controlli che devono inibire gli atteggiamenti scorretti dal punto di vista sanitario, siano costanti e negli orari giusti, perché gli atteggiamenti ai quali si assiste potrebbero essere dannosi per gli altri. Non si tratta di autolesionismo, ma di contagio. L’educazione e le campagne governative evidentemente non hanno funzionato: lo capisce quando si vede gente negli assembramenti senza mascherina e automobilisti soli in auto che la indossano.