AGGIUNGI UN DIPARTIMENTO A TAVOLA

NEL CROB CRESCE Il NUMERO DEI DIPARTIMENTI CON DOPPIONI APPROVATI DALLA REGIONE
Nei giorni scorsi da questo sito è partita la notizia che ha smascherato l’assessore Leone che ne dava una “falsa” su una classifica che,a suo dire, il Crob di Rionero fosse fra i migliori 20 ospedali oncologici in Europa
(Leggi QUI). La Conferma, in qualche modo, è arrivata poi dallo stesso Ente certificatore che ha risposto a LucaniaOggi, come la seguente sintesi: “Il CROB è tra i 15 centri europei (su centinaia non valutati, aggiunge LucaniaOggi) che per il momento hanno ricevuto la certificazione di Cancer Centre. Il sistema di valutazione (…) è realizzato da equipe di professionisti che provengono dai migliori centri oncologici europei, e tutta la procedura è svolta su dati reali (…) possiamo confermare che la certificazione acquisita dal CROB assume un’enorme importanza a garanzia dei pazienti (…) Il CROB recentemente è stato confermato per la seconda volta Cancer Centre, ogni 5 anni il percorso di valutazione deve essere ripetuto. Il piano di miglioramento assegnato alla fine del primo percorso ha consentito di accrescere le competenze dell’Istituto che se riuscirà a potenziare le attività di ricerca si potrà avviare verso il riconoscimento di Comprehensive Cancer Centre (…) l’assistenza oncologica che prevede non solo la prevenzione, la diagnosi precoce e la cura, ma il follow-up dei pazienti curati, la riabilitazione ed il sostegno continuo a coloro che potrebbero avere delle ricadute. L’assistenza riguarda anche il supporto ai familiari che si realizza grazie alla presenza di organizzazioni dei pazienti che svolgono un ruolo importante di informazione e cuscinetto tra l’istituzione, i malati ed i loro familiari” Quindi OECI non parla di classifiche e dice che le loro indicazioni sono state in qualche modo di aiuto al miglioramento delle attività cliniche del Crob, ma che c’è da lavorare e che la ricerca è ancora da migliorare per entrare nella schiera degli ospedali di alto livello con ricovero, cura e ricerca, come ormai si dice da un decennio, senza gli attesi risultati. Rimane un interrogativo senza risposta: perchè il Crob si rivolge a un ente privato, che richiede pagamenti di iscrizioni e di fatture sostanziose per servigi, quando gli enti pubblici italiani hanno già strutture di valutazioni e controllo del ministero e di altri enti? E in questi giorni è giunta un’altra notizia. che per alcuni esperti del settore dovrebbe portare la regione a una valutazione più attenta. Sono stati istituiti dei nuovi dipartimenti con la conseguente nomina dei capodipartimento. In particolare quello amministrativo e quello sanitario. La direzione del dipartimento amministrativo è stata affidata al dottor Gianvito Amendola, 

direttore dell’unità operativa degli affari generali, mentre così come previsto dalle norme: art. 502 e 519/92, le attività amministrative devono essere tutte gestite dal direttore amministrativo, che è il dottor Giovanni Rossi. Quindi ora c’è un coordinatore del dipartimento, che coordina anche il coordinatore di tutte le attività amministrative dell’ospedale. Un doppione che rappresenta un ossimoro, oltre al conseguente aggravio di costi. Gianvito Amendola, come riporta un’ampia rassegna stampa locale e italiana, è stato fra i coinvolti nel 2018 ne l’inchiesta su appalti e concorsi truccati nella sanità lucana, in qualità di dirigente amministrativo del Crob, nella famosa storia che colpì anche il presidente della regione Marcello Pittella e molti altri. Per lui il pubblico ministero de Tribunale di Matera, Salvatore Colella, sono stati chiesti quattro anni di reclusione (Leggi Qui)  E poi è stato creato il dipartimento della direzione sanitaria, affidato al dottor Antonio Colasurdo, direttore dell’unità operativa Programmazione e Governo Clinico, anche lui vedrà aumentare il suo stipendio in maniera sostanziosa. E’ stato direttore sanitario prima della nomina del sostituto (Leggi QUI) Anche questo un dipartimento che, forse, non sembra necessario in quanto appare come una scatola vuota che, come si legge sul sito, è composta anche da reparti, alcuni non hanno primari, che sono di carattere clinico, come: la Cardiologia e la Dialisi e Nefrologia. In genere questi fanno parte di dipartimenti clinici medici, non gestionali, di indirizzo e di controllo come quello della direzione sanitaria.