LE TENDENZIOSE INFORMAZIONI. CROB FRA I PRIMI 20 IN EUROPA?

PAROLA DELL’ASSESSORE “PAVONE”

Da ieri, secondo alcuni, assessore alla salute, Rocco Luigi Leone, in testa al coro, il Crob di Rionero sarebbe fra i 20 migliori ospedali europei nel settore dell’oncologia. Lo dice, secondo costoro, la OECI: Organizzazione Europea degli Istituti contro i Tumori. Si tratta di un gruppo privato con sede in Belgio, al quale si aderisce con l’iscrizione previo il pagamento della quota annuale. In seguito un loro gruppo di esperti verifica se gli ospedali aderenti hanno le caratteristiche per essere considerati dei buoni ospedali. E fin qui nulla di male; anzi! Ma andando a verificare come dovrebbe fare un buon cronista tanto per dare le giuste informazioni, soprattutto quando c’è di mezzo la salute, memori di esperienze simili in passato, quando il Crob si è definito fra i migliori otto ospedali italiani, o l’unico in Italia ad aver ottenuto un prestigioso riconoscimento di una società americana, dimostratisi poi inventati di sana pianta, come farebbe qualunque venditore di pentole, si capiscono molte più cose. Si può dire che l’affermazione dell’assessore è frutto di fantasia e di personale interpretazione. Infatti gli ospedali iscritti e scandagliati dal gruppo Belga, sono pochissimi. Colpisce che in Germania e Inghilterra siano 3 e 4, in Spagna 3, in Russia 3 e così via nella maggior parte degli stati europei. Solo in Francia e Italia sono rispettivamente 18 e 26. Per tanto questa classifica è monca e di conseguenza non rispondente alla realtà degli istituti oncologici d’Europa. Anche alla luce del dato che rivela che mancano molti dei migliori centri europei nel settore dell’oncologia. E se si va a scavare nelle classifiche più sostanziose e serie, che considerano migliaia di ospedali nel mondo e in Europa, il Crob di Rionero è inesistente. Addirittura compare il San Carlo, che sarebbe meno blasonato: risulta al 1570esimo posto nel mondo e fra i primi ottanta in Italia. Del Crob nelle diverse classifiche pubblicate non c’è notizia. Si capiscono molte più cose quando si legge la fattura di 25mila euro emessa a saldo dall’OECI al Crob, regolarmente saldata dall’istituto rionerese, per i servigi svolti dai belgi al Crob. Intanto la parte scientifica della ricerca dell’ospedale rionerese è in forte affanno. Sono in attesa dell’esito della visita della commissione ministeriale (leggi qui) che verifica la compatibilità degli istituti con la ricerca. Il Crob fino a pochi mesi fa aveva prodotto meno pubblicazioni, e quindi ricerca, del minimo indispensabile richiesto per essere nel gruppo della ricerca nazionale sui tumori. Purtroppo, su 51 centri di ricerca in Italia è al 51esimo posto nella classifica. In conclusione, forse si può affermare che l’assessore alla salute, che si mostra più Pavone che Leone, con questo atteggiamento prende in giro i lucani. Con l’aggravante che si tratta di cure. Chissà se si possa definire falsa comunicazione sociale: l’aver dato un merito inesistente, per dare un tono alla propria attività di amministratore pubblico?