CORONA VIRUS, COSA SI PUO’ FARE E COSA NO

ECCO L’ELENCO COMPLETO DIRAMATO DAL CONSIGLIO REGIONALE DELLA BASILICATA

Il contagio non è automatico e le probabilità di esserne vittima sono basse, ma solo se seguono scrupolosamente le istruzioni degli esperti e dei medici.
Se si conosce qualcuno che è tornato dalle zone più contaminate e non si è dichiarato alle autorità, per il bene di tutti provate a convincerlo a farlo.

Divieto di assembramento

Sull’intero territorio nazionale é vietata ogni forma di assembramento di persone in luoghi pubblici o aperti al pubblico.

Ristoranti, bar e negozi
A differenza del decreto precedente, che limitava la chiusura di bar e ristoranti tra le 18.00 e le 6.00, ora chiudono negozi, bar, pub, ristoranti in tutta Italia, lasciando però la possibilità di fare consegne a domicilio. Chiudono parrucchieri e centri estetici, chiudono i servizi di mensa, che non garantiscono la distanza di sicurezza di un metro.

Centri commerciali chiusi nei fine settimana (eccetto farmacie, parafarmacie e alimentari)

Chiusi centri commerciali e mercati nei giorni festivi e prefestivi. Nei giorni feriali il gestore dell’esercizio commerciale deve garantire il rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di un metro. La  chiusura non é disposta  per  farmacie,  parafarmacie e punti vendita di generi alimentari (che comunque devono garantire distanza di un metro tra le persone)

Sospesi eventi e competizioni sportive

Sono sospesi gli eventi e le competizioni sportive di ogni ordine e disciplina, in luoghi pubblici o privati. Restano consentite solo quelle organizzate da organismi sportivi internazionali, all’interno di impianti a porte chiuse o all’aperto senza la presenza di pubblico.

Allenamenti per gli atleti a porte chiuse

Gli impianti sportivi sono utilizzabili, a porte chiuse, soltanto per le sedute di allenamento degli atleti, professionisti e non professionisti, riconosciuti di interesse nazionale dal Comitato olimpico nazionale italiano (Coni) e dalle rispettive federazioni, in vista della loro partecipazione ai giochi olimpici o a manifestazioni nazionali e internazionali.

Stop a palestre, piscine, spa e centri ricreativi

Sono sospese le attività di palestre, centri sportivi, piscine, centri natatori, centri  benessere, centri termali (fatta eccezione per l’erogazione delle prestazioni rientranti nei livelli essenziali di assistenza), centri culturali, centri  sociali, centri ricreativi.

Sorveglianza sanitaria

  • le persone per le quali la Dipartimento di prevenzione dellla Asl accerta la necessità di avviare la sorveglianza sanitaria e l’isolamento  fiduciario devono:
    1. mantenere lo stato di isolamento per quattordici  giorni dall’ultima esposizione
    2. divieto di contatti sociali
    3. divieto di spostamenti e viaggi
    4.  obbligo  di  rimanere raggiungibile per le attività di sorveglianza.
  • in caso di comparsa di sintomi la persona in sorveglianza deve:
    1. avvertire immediatamente il medico di medicina generale  o  il pediatra di libera scelta e l’operatore di Sanità Pubblica;
    2. indossare la mascherina chirurgica fornita all’avvio della sorveglianza sanitaria
    3. e allontanarsi dagli altri conviventi;rimanere nella propria stanza con la porta chiusa  garantendo un’adeguata ventilazione naturale, in attesa del trasferimento in ospedale, ove necessario.