LA STRADA E’ DI TUTTI, ANCHE DEI CICLISTI

“Non è una protesta ma una rivendicazione”
Questo il senso che gli organizzatori hanno dato alla “Critical Mass” di domenica; una sorta di “flash mob” che identifica raduni di ciclisti e associazioni di settore in tutto il mondo. Ieri si sono riuniti ciclisti amatoriali, sportivi e professionali, compresi quelli in erba a Potenza; hanno sfilato per la città partendo dai pressi del così detto “nodo complesso” a finire sotto il palazzo del Comune, a Piazza Matteotti. E’ stato l’investimento di un ciclista avvenuto la scorsa settimana, all’incrocio del tunnel alla fine della fondovalle, che in seguito alla caduta ha riportato una frattura al coccige, che ha fatto organizzare a tre associazioni il raduno di appassionati, per ribadire che la “strada è di tutti”: con questo slogan “Ciclo stile”, “Iron Bike” e “Biker Lucani in Vacanza” hanno evidenziato la scarsa attenzione delle istituzioni, ma anche dei normali cittadini autisti. Sono tante le lamentele da una parte e dall’altra sul reciproco comportamento. Bisogna considerare però, dicono i ciclisti, che l’anello debole, troppe volte visto come un fastidio, è il ciclista. L’automobilista che ha causato la caduta del ciclista domenica nove febbraio è scappato. “Avrà pensato alle conseguenze; avrà pensato che non era il caso di rovinarsi la domenica per così poco” – hanno scritto sulla pagina di ciclo stile gli organizzatori – “Comunque è stato già rintracciato; la sua fuga e l’omissione di soccorso hanno peggiorato, e di molto, la sua posizione. Quando gli verrà sospesa la patente (perché è il minimo che possa accadere), ci auguriamo che sia costretto a camminare o, perché no, pedalare a lungo e che in quelle ore di attività fisica abbia modo di ripensare a quel 9 febbraio e a una vita, a una famiglia, che potevano essere rovinate senza soluzioni. Dall’inizio dell’anno è impressionante il numero di incidenti che hanno coinvolto gli “utenti deboli” nella nostra città” In queste righe si legge bene quanto è difficile spostarsi con la bicicletta a Potenza e quanto poco le istituzioni facciano. Anche se subito dopo l’incidente è stato annunciato che sul ponte di Montereale ci sarà una parte ciclabile. Un inizio che pare strumentale perché fine a se stesso. Già nella scorsa legislatura è stato programmato di installare in centro le rastrelliere per le bici, ma ancora non se n’è vista neppure una. Per molti ciclisti basterebbe segnalare che sulle strade si possono incrociare ciclisti come tutti gli altri mezzi di trasporto e già sarebbe un buon segnale. Capitolo a parte, ma molto dolente, è la condizione del manto stradale che ormai è ridotto a un vero colabrodo; oltre ai tanti danni tecnici che causa anche alle biciclette, costringe i ciclisti a pericolosi slalom che aggravano la situazione.