FIERRO E IL SUO “CLAN” VISTO DA ALCUNI CONDOMINI
Un politico e amministratore di vecchia data nel suo condominio. Quale esempio da?
Questa storia, per molti non sarà una novità, in considerazione della nomea che precede il protagonista;
Per altri, probabilmente sarà una scoperta. Il protagonista è Gaetano Fierro detto “Tanino” Si è firmato per molto tempo, ancora lo fa, professore, anche se la scuola da insegnante l’ha frequentata ben poco. Visto che a 33 anni era già sindaco di Potenza. Tanino è un personaggio particolare. Durante le campagne elettorali si recava nei supermercati, stringeva le mani a tutti i presenti e andava via senza comprare uno spillo. Alcuni narrano che lo abbia fatto addirittura in occasione di alcuni funerali. L’ho incontrato qualche anno fa, una ventina, quando nella giunta DeFilippo era assessore regionale alle attività produttive. Promulgò un bando per le innovazioni tecnologiche, al quale volevo partecipare, avendo sviluppato un televisore – con fondi propri – in via di ultimazione, insieme alla nota Selecò e altre note società delle forniture per gli alberghi, target del mio TV. Un prodotto innovativo. Il bando partiva alle nove di un dato giorno, ma alle 11 dello stesso giorno, con un comunicato, il suo assessorato diede la notizia che i fondi erano già esauriti. Senza che neppure una busta fosse stata aperta. Ovviamente la cosa mi colpì molto e per questo interessai la stampa. Fu Rocco Pezzano, per il “Quotidiano della Basilicata” a scrivere più di qualche articolo sul tema. Fierro ne uscì con le “ossa rotta” e nella politica lucana questa vicenda rappresentò una sorta di “barzelletta” Da qualche anno “purtroppo” me lo ritrovo come coinquilino nel mio condominio, nel quale risiedo dal 1975. Lui vive con la consorte e molti congiunti di una famiglia di noti gioiellieri, conosciuti sotto varie sfaccettatura in città, non sempre edificanti. Sono in tanti: hanno un cospicuo numero di millesimi che fanno pesare, per di più l’amministratore è stato uno di loro per decenni, riuscendo a convincere altri inquilini, per lo più anziani, che le loro scelte sono le migliori. Purtroppo per gli altri, che chiedono oggettività e rispetto delle regole e della democrazia, la vita è difficile. Arrivano addirittura a deliberare spese non secondo codice civile o regolamento condominiale, ma secondo il criterio della suddivisione per parti uguali. Coi relativi vantaggi economici alle spalle degli altri. E Fierro vota a favore! Un amministratore pubblico che va contro codici e regolamenti. E quando alcuni si sono rivolti al giudice, anche Fierro ha votato per la costituzione del condominio contro chi chiedeva rispetto delle regole. Ovviamente il giudice non ha potuto che sentenziare il mancato rispetto di codici e regole da parte del condominio amministrato da uno di loro. (Per inciso sentenza non rispettata dal suo parente amministratore con Fierro favorevole a questo atteggiamento). Oltre poi a imporre a botte di maggioranze “precostituite” inspiegabilmente ditte più costose, con atteggiamenti durante le assemblee che nulla hanno a che vedere con la democrazia e il rispetto anche delle minoranze. Sono sempre assemblee “barbare” e la colpa, secondo Fierro e i suoi, è sempre delle minoranze e di chi chiede rispetto. Tantè che fra gli inquilini, a sua tutela, c’è chi registra tutte le assemblee. E poi, fra le tante, c’è un’anomalia molto significativa. Dal comune, ai familiari di Fierro, sono stati rilasciati, certamente in due occasioni, passi carrabili che in seguito a verifiche di altri condomini, sono risultati irregolari. Sarà che l’alone di “santità” che circonda l’ex sindaco per due mandati, Fierro, in qualche modo possa influire su di loro? Al punto che un dirigente del comune ha dovuto affrontare un processo penale. Nei confronti di chi si oppone a questo modo, l’arroganza aumenta fino al punto di fare “casino” per non far parlare chi, secondo loro, è fastidioso. Insomma il modus della politica peggiore, vecchio vizio di quella politica arrogante, portato nelle assemblee condominiali.