POTENZA, DOPO LA RISSA A VIA PARIGI AVVIATI PROVVEDIMENTI ORA SUL TAVOLO DEL QUESTORE

I cittadini di Via Parigi hanno reagito con un comunicato lanciando accuse e “sospetti”
“Come gruppo di residenti di Via Parigi, nonché aderenti all’Associazione Centro Storico, riteniamo doveroso fare una precisazione. La rissa violenta, con i fermi di polizia, nelle prime ore di sabato 13 c.m. si è verificata a Via Parigi e non al Centro Storico, come da qualcuno riportato. I fatti si sono svolti sotto i portici condominiali di un palazzo della nostra strada dove è anche ubicato un bar h.24. Un comunicato a distanza di giorni, poco dettagliato ed accompagnato da una immagine riferita ad una realtà diversa, ha creato un equivoco circa il luogo dove si sono verificati i fatti riportati, per cui più di qualcuno è giunto alla conclusione che il tutto si sia verificato al Centro Storico. Forse occorreva una rettifica immediata da parte di chi ha “causato” l’equivoco! IL trambusto con la presenza di diversi mezzi delle forze dell’ordine e di un’autoambulanza del 118 non poteva passare inosservato ai residenti del palazzo con i portici in questione e da quelli adiacenti. Questa nostra precisazione è importante per diversi motivi. Innanzitutto perché i cittadini hanno il diritto ad un’informazione puntuale, completa, corretta. Inoltre per noi residenti di Via Parigi, in particolare, questo grave episodio si somma ad altri accadimenti che per molti rappresentano un disturbo al quieto vivere ed al riposo notturno già da diversi anni. Infatti, spesso, sotto i citati portici si verificano convergenze di nottambuli che fino all’alba fanno sentire la loro presenza, non trascurando imbrattamenti di vario genere; proteste, reclami alle autorità non hanno sortito alcun effetto apprezzabile. Questa situazione è comune ad altre zone della città, Centro Storico, Piazza della Costituzione, Piazza Zara ecc. che a parere nostro non ha trovato, ad oggi, l’attenzione e l’impegno adeguato per una soluzione da parte dei responsabili ai diversi livelli. Si ha l’impressione di condizionamenti dovuti a sottovalutazione ed in qualche occasione anche a benevole tolleranze. Esistono leggi, regolamenti, disposizioni, che vanno rispettate e fatte rispettare e soprattutto avviare forme concrete di prevenzione per evitare il ripetersi di simili episodi per i danni che ne conseguono”
      Intanto sarebbe in itinere la richiesta di un provvedimento nei confronti del locale “bar h24” allocato sotto lo stesso porticato dove sono avvenuti i fatti e gli otto arresti. La rissa sarebbe scaturita per futili motivi: un apprezzamento non gradito a una ragazza. Quella strada  non è nuova a ad atti di violenza. Ci fu addirittura un omicidio fra componenti di gruppi d’affari con precedenti. Così come altri fatti avvenuti nelle notti a pochi metri dall’androne di un portone dove i residenti sono ormai esasperati. A nulla sono valse le loro lamentele indirizzate alle diverse autorità preposte al controllo del territorio e alla tutela dei cittadini. Tanto più che essendovi un ritrovo “bar H24” crea problemi alla serenità anche notturna. Una scelta discutibile da parte di chi ha dato la concessione. I bene informati dicono che quel bar è frequentato costantemente da diversi politici che “contano” e anche da componenti delle forze dell’ordine che trovano in quel luogo uno dei pochi ristori durante i servizi notturni. Il “Quotidiano del Sud” mesi fa ha pubblicato una foto nella quale sono diverse le auto delle forze dell’ordine ferme davanti, non per servizio. Una situazione che esaspera diversi luoghi nella città, per esempio all’inizio di via Mazzini, dove gli interventi delle forze dell’ordine sono continui, a San Michele, dove i residenti sono ormai disperati. Intanto i protocolli fra comune e prefettura sono una costante. Purtroppo i risultati non si vedono. Restano sulla carta se non per qualche intervento spot. Forse questa è l’occasione giusta perchè il Questore dimostri che la loro presenza è davvero efficace.