LE ORDINANZE “FUORI CONTROLLO” DEL SINDACO GUARENTE E LE POSTVERIFICHE

SOLO DOPO LE RIMOSTRANZE DEI CITTADINI AI QUALI L’OPPOSIZIONE HA DATO VOCE SI STANNO VERIFICANDO SOLUZIONI PER IL MERCATINO DI VIALE MARCONI

Ieri, giovedì 13 ottobre. si è riunita la quinta commissione consiliare per valutare la situazione che riguarda lo spostamento del cosìdetto mercatino di viale Marconi. Era nel piazzale davanti lo stadio Viviani. Sono state valutate le diverse soluzioni possibili, proposte anche da questo sito. Fra queste lo spacchettamento degli stalli in tre differenti luoghi: compreso lo stesso piazzale dove sono stati allocati per cinquant’anni, senza che vi siano stati grandi problemi. Tutte le possibili future postazioni sono a pochi metri dal campo Viviani. Portando così di nuovo al servizio dei residenti della zona le attività a loro dedicate. A breve si dovrebbe conoscere qual è il destino di un mercatino storico. Certo è di fatto che l’attuale allocazione, oltre che essere fuori mano per i residenti del rione, nei pressi delle FAL vicino il passaggio a livello, all’inizio del ponte Musmeci, è illegittima. L’ordinanza delsindaco Mario Guarente non ha considerato che quel luogo è vietato ai pedoni, la cartellonistica è chiara. Ed è li dalla realizzazione del ponte, proprio perché non ci sono i marciapiedi che non è possibile realizzare. In pratica è un luogo di solo transito delle auto. Inoltre dove è oggi il mercatino è più pericoloso di dov’era. Fra le motivazione dello spostamento vi è la richiesta della società dell’onorevole Salvatore Caiata, di Fratelli d’Italia, partito con una folta rappresentanza in giunta e consiglio comunale. Evidentemente senza sentire i tecnici. Sembra impossibile immaginare che abbiano avuto una così colossale svista, comportandosi non professionalmente. E intanto, nonostante l’evidenza, appurata anche dai consiglieri della quinta commissione, il sindaco non è tornato indietro. Resta attiva un’ordinanza sbagliata, senza riportare la situazione allo status precedente, per poi valutare soluzioni più adatte alle esigenze dei cittadini e di tutti i coinvolti direttamente. I cittadini sono stati completamente inascoltati. Un atto di “forza” per far contenta la società di Caiata? Con tutta la “dietrologia” forse giustificata che ne consegue (ma è un’altra puntata). Sono state invertite le buone pratiche: invece di fare preliminarmente quello che oggi la commissione sta facendo, si è agito per la verifica a cose fatte. Insomma si può dire che la testa ha preso il posto della coda. Del resto Guarente non è nuovo a ordinanze “bislacche” Ne è un esempio “principe” quella della vendita di alcolici non superiori a 21° in un luogo dove gli alcolici non potevano essere venduti, perché abusivi. All’epoca della così detta “movida sul Basento” Quando si girava dall’altro lato insieme ai responsabili della regione tacciando addirittura la Polizia Locale, sollecitata a vederci chiaro dalla stampa e da parte dell’opposizione, di usare “eccesso di zelo” Proprio lui, il sindaco, responsabile del corpo di Polizia. Sembra un modo di procedere irrispettoso dei diritti, anche degli stessi venditori, che a bocca storta sostengono che “era meglio davanti al Viviani ma se ci dicono di spostarci cosa possiamo fare?” venendo a mancare – dicono- anche il rapporto umano costruito in decenni, ma soprattutto dei diritti dei cittadini, in particolare anziani, oltre che irrispettoso delle norme e della buona pratica di chi è chiamato a scegliere in nome di una comunità.

(Per approfondire sul sito si trovano gli articoli sui temi citati)