LE TENDE DA FESTIVAL DELLA BIRRA, ORA HANNO UN USO FORSE FORZATO

DA OSPEDALE AD AMBULATORIO. UNA SPESA DI 850MILA EURO EVITABILE
Ieri, la trasmissione “Striscia la Notizia” ha dedicato una sua parte (clicca qui) alle famose tende dell’ospedale da campo donate  dal Qatar. L’inviata ha intervistato il Consigliere regionale Mario Polese e il Presidente della Regione Vito Bardi.

Un momento dell’intervista da remoto a Bardi

Il quadro è chiaro: data la struttura delle tende, che non ha le caratteristiche adatte per essere installabile in una realtà di montagna come è quella di Potenza, non sarebbero dovute essere installate. Come ha confermato lo stesso assessore alla sanità, Rocco Leone, in una precedente intervista. Il presidente Bardi si è nascosto dietro il disimpegno del Qatar, che non avrebbe fornito tutte le attrezzature per completare l’ospedale. Ma non ha detto alla simpatica Rajae, inviata di Striscia, che in un capannone nella zona industriale di Tito, al costo di 5mila euro al mese, sono stipate da maggio attrezzature funzionali alla realizzazione dell’ospedale. Una vicenda che, data la non insignificante spesa, fra Potenza e Matera, 850mila euro,  ha richiesto una soluzione, magari per evitare indagini della Corte dei Conti. Si effettuano i tamponi e i vaccini. Migliaia di metri quadrati per attività che avrebbero richiesto un impegno economico certamente di gran lunga minore per ottenere lo stesso risultato. Come sta avvenendo nella maggior parte delle strutture sanitarie italiane. In alcuni ospedali stanno addirittura utilizzando le Cappelle, le palestre e così via. Nel Veneto i lavori per la realizzazione dell’altra parte della donazione con altri “capannoni in plastica” sono stati sospesi subito, prima del completamente del montaggio.

 

Ernesto Esposito, coordinatore della task force

Appena hanno capito che si tratta di un pacco, come lo ha definito la stessa Striscia. E’ evidente a tutti che questa “vicenda” crea imbarazzo al presidente della regione e alla sua giunta, oltre che alla Tasck Force. Infatti un corretto studio di fattibilità preliminare avrebbe dovuto sconsigliare l’installazione, come sta emergendo sempre più insistentemente; si sta dimostrando dannosa sia economicamente sia nella dispersione della concentrazione sulla gestione della pandemia. Con l’aggravio di aver fatto aumentare il costo orario del parcheggio per i pazienti del san Carlo, occupandone una gran parte, e amplificando il senso di sfiducia nei cittadini per come tutta la pandemia è stata ed è gestita.