REGIONE BASILICATA, UFFICIO STAMPA O PORTAVOCE?

In una nota di replica e di richiesta di rettifica del direttore dell’ufficio stampa della regione Basilicata, Massimo Calenda, si legge una piccata esposizione intrisa di argomentazioni politiche che pare che non si addicano al ruolo di un ufficio che probabilmente dovrebbe essere asettico rispetto alle informazioni da veicolare. Tutt’altro ruolo è quello del portavoce.
Se conosco la deontologia dei giornalisti probabilmente il direttore dovrebbe specificare qual è il suo vero ruolo.

Massimo Calenda

Per quel che e come scrive, forse, si dovrebbe qualificare come portavoce. In qualche occasione è stato difficile per questo sito persino avere una risposta su temi molto più importanti, la risposta ricevuta è stata del tutto insoddisfacente, ma di circostanza senza neppure toccare il tema.

 

Un ufficio stampa come quello di una regione, la nostra regione, è da usare secondo buon gusto e sotto forma istituzionale. Non con lo stile di una testata giornalistica privata.

RICHIESTA RETTIFICA ALLA NUOVA DEL SUD

puntiapici15.01.2021ore 12:25
AGR

“AGR Qui di seguito la richiesta di rettifica inviata dal direttore dell’Ufficio stampa, Massimo Calenda, al direttore de La Nuova del Sud.

Gentile direttore,in merito all’articolo dell’ex portavoce dei Presidenti De Filippo e Pittella, Michele Giovanni Grasso – in arte Nino – sulle auto in dotazione alla Presidenza della Giunta, Le chiedo una rettifica ai sensi della legge sulla stampa.

È del tutto evidente, infatti, che nel tentativo quotidiano e nello stesso tempo antico – così come riportano gli annali del suo giornale – di accendere o spegnere i riflettori a seconda del Presidente di turno, laddove non si è coinvolti pienamente nell’organizzazione della macchina regionale, Grasso ha dimenticato alcuni particolari che le voglio ricordare.

Nello specifico, la Presidenza della Giunta Regionale aveva una Mercedes 4×4 che aveva compiuto oltre 500.000 km e che gli uffici hanno ritenuto opportuno di dismettere, visti gli alti costi di manutenzione e riparazione che non solo erano antieconomici ma che non garantivano la necessaria sicurezza dei passeggeri.

Per questo è stato deciso l’acquisto, per lo stesso segmento e la stessa marca, con costi di manutenzione minori per le casse regionali.

Ovviamente tutto questo in un articolo “ad usum delphini” non vi è traccia, ma d’altronde sono note le finalità dell’estensore.

Ed anche del suo dante causa.

Sul resto non voglio commentare.

Concordando con Fabrizio De Andrè, il quale ha scritto parole encomiabili nella nota canzone “Bocca di Rosa”.

Il direttore dell’Ufficio stampa

Massimo Calenda”