POTENZA, “STANGATE” PER CHI NON HA PAGATO LA TASSA SULLA SPAZZATURA
LA TARI DELLA DISCORDIA TRASFORMA L’AULA DEL CONSIGLIO IN “ARENA”
Chi segue i consigli comunali di Potenza non fa fatica a notare che il litigio e lo scambio di accuse e inefficienze fra maggioranza e opposizione è reciproco e costante. La giunta si dice esperta e capace, oltre che molto “svezzata” Il sindaco Telesca ha dato per sottointeso dei “pivellini” ad alcuni consiglieri di opposizione richiamando un detto che l’amico Vincenzo Folino, già segretario regionale del Pd, consigliere regionale e deputato, che avrebbe citato a Roma: “A casa di cantautori non si suonano canzoni” (altri lo narrano ” a casa di suonatori non si suonano serenate” e in molte altre versioni) nei riguardi di chi segnalava dai banchi dell’opposizione una sorta di accanimento verso i cittadini col recupero credito. Mentre l’opposizione si affida alle continue invettive e alle poche proposte, spesso sterili, di pochi consiglieri che sembra usino i consigli per mettersi in mostra. Ieri la discussione è stata interamente sul recupero dei mancati incassi per il servizio di gestione dei rifiuti della municipalizzata Acta e sulle modifiche al regolamento per recuperare i crediti. C’è un buco di 15 milioni. Accumulato in pochi anni e secondo alcuni anche per gli incentivi provenienti dalla parte politica vicina alla scorsa amministrazione a non pagare: per i condoni e gli stralci all’orizzonte. Così non è stato e chi c’ha fatto affidamento oggi si trova a dover far fronte a sanzioni, interessi e penali che sembra debbano aumentare in modo sostanzioso o senza offrire ulteriori scappatoie. Questo è stato l’argomento del consiglio di ieri; in attesa che subentri il nuovo Amministratore di Acta: Petrone, politico di sinistra, già sindaco di Pignola e amministratore della Società Elettrica Lucana a sostituire il dimissionario Napolitano, nominato dalla giunta Guarente. Alcuni consigli hanno spesso le sembianze dei teatrini e dei giochi delle parti. Ma poi la maggioranza, forte del triplo dei consiglieri rispetto all’opposizione ovviamente ha giuoco facile. L’opposizione si affida all’arrampantismo di due, tre consiglieri che con evidenza tentano solo di far fare magre figure alla giunta e alla maggioranza pur sapendo di poter ottenere nulla.