“VACCINI FACILI” ESPOSTO IN PROCURA

CON UN ESPOSTO INOLTRATO IERI AI CARABINIERI HO CHIESTO ALLA PROCURA DELLA REPUBBLICA DI FARE CHIAREZZA
Ho espresso perplessità sulla logica della somministrazione dei vaccini quando ho saputo di chi li stava ricevendo: impiegati e tecnici di ospedali e aziende sanitarie che nulla hanno a che vedere con le corsie degli ospedali; addirittura prelati e sembra anche figli di amici di primari.
Dopo di che anche la stampa se n’è accorta ed è scoppiata la polemica.
Così pare che le prescrizioni del ministero della salute, adottate dalle regioni, con le quali sono state indicate delle priorità precise di somministrazione, siano rimaste in parte inosservate.
E chi pensa che sia “normale che accada” sbaglia e di grosso.
La questione è seria e l’esperienza “tamponi vip” dovrebbe, ma forse non lo ha fatto, insegnare qualcosa.
I vaccinati che potrebbero aver superato la fila lo hanno fatto a danno di anziani e malati; soggetti che in caso di contagio potrebbero andare incontro alla morte o vederla in faccia.
Oltre al dover vivere con tante precauzioni e preoccupazioni in più delle persone sane, che hanno notevoli speranze in più di cavarsela facilmente.
Ora sarà la magistratura a valutare se è tutto regolare come sembra non sia. Si spera che ci dica che non ci sono stati abusi, ma se li dovesse riscontrare chi ha fatto il furbo e chi ha consentito che avvenisse senza controllare, è giusto che paghi.