UN’ASSOCIAZIONE PER LA TUTELA DELLE FRAZIONI DI POTENZA

UN GRUPPO DI CITTADINI RECLAMA MAGGIORE ATTENZIONE E PULIZIA

Parcoreccia, Rivisco, Stompagno e Pian di Zucchero, frazioni a molti sconosciute dell’hiterland del nord di Potenza che obtorto collo si stanno costituendo in un comitato. E lo fanno per vedere tutelati i loro diritti spesso dimenticati. I problemi principali riguardano due aspetti: l’eolico selvaggio e i rifiuti abbandonati lungo le strade delle contrade. Anche in queste frazioni l’aggressione alla tranquillità, sia dei residenti sia di chi ha scelto quelle zone per passare giornate spensierate, per staccare dal ritmo più frenetico della città, è pesante. A partire dalla disseminazione delle pale eoliche che pur se poste oltre i 100 metri previsti dalle leggi, spesso appena pochi metri oltre, creano disturbo con la loro rumorosità. Le pale usate nella maggior parte dei casi non sono quelle del mini eolico, erano usate per kw maggiori, ricondizionate e sottoutilizzate. Un disagio ambientale e paesaggistico che sta stravolgendo la Basilicata come poche altre regioni. E avviene nella stragrande maggioranza al sud. Secondo chi lavora nel settore, il futuro sarà ancora peggiore, se non si corre ai ripari. Infatti se oggi la convenienza dell’attività è condizionata ai contributi statali, nel prossimo futuro, sarà conveniente anche senza i contributi. E molti investitori del settore si stanno sfregando le  mani. Ma a quali costi per i cittadini e con quali ricadute economiche sul territorio? Rispetto al business globale si tratta di pochi posti di lavoro e pochi spiccioli per l’uso dei terreni. Poi c’è il problema della spazzatura lasciata in grandi quantità per le strade. Piazzole di sosta diventate vere e proprie discariche. Ovviamente è l’inciviltà dei cittadini stessi a creare questo disagio ambientale; ma d’altra parte una taratura tesa ad agevolare la consegna presso le isole ecologiche andrebbe individuata per risolvere il problema presente in molte zone periferiche della città. Pensare di dover sopportare un costo non da poco per consegnare a l’unica isola ecologica nella città, non è sopportabile per tutti. Come per consegnare per esempio un divano o un frigorifero, serve un mezzo adatto coi relativi costi. E così i rifiuti restano per le strade per anni; l’ultima raccolta a Stompagno è stata fatta più di un anno e mezzo fa e naturalmente la spazzatura sulle strade aumenta mese dopo mese. Alcuni residenti si dicono disposti a dare una mano all’Acta se ne avesse bisogno per fare una pulizia straordinaria che è diventata oramai non più rinviabile. E per affrontare questi temi che i cittadini delle frazioni stanno creando l’associazione “Pian Di Zucchero e zone limitrofi” per tutelare l’ambiente e la loro qualità di vita. Ma c’è un progetto ancora più ambizioso: attivare un coordinamento dei comitati della città per dare voce alle diverse istanze che si rilevano sul tutto il territorio di Potenza, in particolare dell’hinterland.